Travis Barker ha parlato del nuovo album dei blink-182 e di molto altro in un'intervista al Musink 2018

Travis Barker è stato intervistato domenica, nella terza giornata del Musink, da Robert Herrera di Front Row Live Entertainment e ha parlato, oltre che del festival, del nuovo album dei blink-182 e di molto altro.

  • L’intervista è iniziata parlando de The Fever, che hanno fatto il loro debutto al Musink nell’ultima giornata del festival. Travis Barker è un loro grande fan e li ha aiutati a registrare il loro album di debutto prodotto da John Feldmann.
  • Un paio di giorni prima del Musink, gli Strung Out hanno contattato Travis Barker e gli hanno chiesto di suonare con loro Nowheresville. Travis è un loro fan da quando era un ragazzino e quindi non è stato difficile per lui imparare la canzone da suonare.
  • I blink-182 hanno modificato un po’ la solita scaletta per il Musink.
  • Al Musink ci sono band di cui Travis Barker è amico e quindi è facile e divertente lavorare con loro.
  • L’estate scorsa Mark Hoppus ha detto che il nuovo album dei blink-182 sarà un po’ più sperimentale. Per Travis Barker, I Miss You, Feeling This e anche Adam’s Song nel contesto di Enema of the State sono canzoni sperimentali e in ogni album dei blink-182 ci sono un paio di canzoni (anche singoli) divergenti rispetto alle altre. Con California i blink-182 hanno scritto soprattutto canzoni che la gente si sarebbe aspettata da loro e con il nuovo album pensa che potranno sperimentare un po’ di più come fatto in passato.
  • Lavorare con Matt Skiba è stato molto naturale e, anche se dovrà concentrarsi sugli Alkaline Trio, non ci sarà nulla di anomalo visto che Travis Barker lavora a molti progetti hip-hop o con altri gruppi come The Fever o Transplants, ma sono tutte influenze per il nuovo album dei blink-182. A Travis Barker piace lavorare con Matt Skiba, è sempre stato un fan degli Alkaline Trio, del suo modo di scrivere e dei suoi testi e crede che la sua voce sia fantastica.
  • Travis Barker non crede che sia una sfida continuare a scrivere musica per tanti anni, perché la trova una cosa naturale e non è mai andato in studio di registrazione pensando che sarebbe stata una giornata stressante. Andare in studio di registrazione è la parte preferita di Travis dell’essere in una band, perché è dove c’è la creatività, mentre in un tour di sei mesi si finisce a suonare sempre le stesse 30 canzoni. Non essendo un’attività molto creativa andare in tour, Travis cerca di cambiare le sue parti di batteria o di aggiungerne di nuove come negli outro.
  • Travis Barker ha concluso l’intervista parlando del Back To The Beach Festival che ha organizzato insieme a John Feldmann. Travis ha spiegato che la scena di 20 anni fa nell’Orange County era cool e il festival la ripropone per coloro che non c’erano, visto che concerti del genere accadevano di frequente.

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