Esterno della Hanns-Martin-Schleyer-Halle dove abbiamo incontrato molti fan italiani dei blink-182 e, oltre a quelli tedeschi, erano presenti francesi (tra cui spiccava un Boomer), spagnoli, svedesi e probabilmente anche di qualche altra nazionalità.
La band di apertura erano gli Zebrahead che si sono dedicati molto agli alcolici: sia due loro roadie tedeschi che due fan presi dal pubblico sono stati invitati a bere sul palco.
Dopo gli Zebrahead, toccava agli headliner: ecco una foto dei preparativi del palco per i blink-182.
Si spengono le luci, parte
You’re A Cunt di Kat McSnatch e i blink-182 salgono sul palco (in ordine Mark Hoppus, poi Travis Barker e infine Tom DeLonge dopo aver accompagnato il figlio Jonas sul lato del palco). Dopo che Tom ha finito di mostrare le sue doti di ballerino, inizia il concerto dei blink-182 con
Feeling This e l’arena scoppia!
Le canzoni vanno avanti veloci fino a un problema tecnico a Tom DeLonge. Mark Hoppus prende in mano la situazione e fa vedere uno dei suoi numeri migliori: beve un bicchiere d’acqua. Nella foto si può notare la tipica posizione di Mark in procinto di dire una delle sue.
Tom DeLonge mi fissa...
Mark Hoppus spiega le canzoni a gesti: nella foto indica la testa mentre Tom DeLonge canta la strofa “My head is make up of memories” di Asthenia e in precedenza si era indicato mano e cuore per le strofe “It burned a hole through my hand / It made its way through my heart” di Wishing Well.
Una fan italiana dei blink-182 aveva una bandiera dell’Italia con una scritta in cui chiedeva di far parlare Travis Barker. Travis alla fine parlerà, ma con la figlia Alabama durante All Of This per risponderle a qualche domanda.
Mark Hoppus guarda perplesso Tom DeLonge che ha fatto alcuni errori (si è notato soprattutto in Dumpweed). Tom ha scherzato dicendo che è riuscito a suonare bene il 50% delle canzoni e che avevano suonato meglio il giorno precedente, ma Mark gli fa notare che il giorno precedente era un giorno di pausa del tour.
Un tecnico dei blink-182 ha una folta barba e i capelli lunghi e per Tom DeLonge assomiglia a Gesù, ma non è quel Gesù. Continua dicendo che il tecnico ci toccherà... letteralmente.
Tom DeLonge continua a mangiare caramelle durante il concerto e Mark Hoppus glielo fa notare. Tom ammette di essere un ciccione.
Lezione di basso di Mark Hoppus: ecco come si suona Carousel.
Travis Barker fa il suo assolo di batteria all’inizio del bis con Violence.
Durante Violence si alza il “FUCK” che ci riscalda i cuori e non solo, visto che si sente il calore che emana.
Il gran finale con Dammit...
Mark Hoppus e Tom DeLonge mentre cantano Family Reunion.
Mark Hoppus saluta il pubblico con l’ultima nota del concerto.
Il nostro bottino a fine concerto: un plettro di Tom DeLonge, una bacchetta di Travis Barker e un paio di adesivi di Hi My Name Is Mark.