Mark Hoppus: "Tom non vuole stare nei blink-182. È ovvio"

Mark Hoppus è stato intervistato da Alternative Press e ha ribadito ciò che ha detto nell’intervista con Travis su Rolling Stone, ha spiegato il tweet cancellato da Tom DeLonge e ha detto come vorrebbe che fosse il futuro dei blink-182.

Dobbiamo mettere in chiaro che Matt Skiba suonerà con te e Travis solo per il concerto del Musink del 22 marzo. Tutto ciò che verrà dopo è un punto di domanda.
Dopo quello non lo sappiamo. Non abbiamo ancora suonato un concerto con Matt, quindi è troppo presto per dire veramente cosa succederà oltre a questo. Siamo molto ottimisti ed entusiasti sulle possibilità di continuare con Matt in qualche modo. È un buon amico, un grande chitarrista, un grande cantante. Ha una mentalità molto positiva. Penso che siamo amici da, quanto, 15 anni? Non abbiamo programmato nulla oltre a questo, ma siamo fiduciosi ed entusiasti.
C’era un messaggio di Tom su Twitter — finché non è stato cancellato — che diceva che tu e lui una volta avete parlato di sostituire Travis.
Per il tour australiano [del 2013] di gennaio, Travis non è ovviamente venuto perché non si sente a proprio agio a volare, che era una possibilità che conoscevamo dal primo giorno. Quando abbiamo accettato di fare il tour in Australia Travis ha detto: “Farò tutto quello che è in mio potere per tornare su un aeroplano, ma se arriva il giorno e non sono pronto per partire, abbiamo bisogno di un piano di riserva”. Come si avvicinava il momento, Travis ha chiamato me e Tom e ha detto: “Non sono ancora pronto, non penso che sarò in grado di prendere quel volo. Dovremmo andare con un batterista di riserva.” Con la benedizione di Travis abbiamo ingaggiato Brooks Wackerman e completato il tour.

Comunque, durante il corso del tour, Travis e il promoter hanno iniziato una discussione su Twitter che era molto controversa e causava molto stress. Tom era turbato, io ero turbato perché è successo mentre eravamo in tour e il tour stava andando molto bene. Tutto sarebbe dovuto essere cool. Il promoter pensava che Travis non avesse mai voluto venire in Australia e credeva di essere stato ingannato. Naturalmente non era quello il caso.

Dopo il tour, Tom era molto turbato per essere stato messo in quella situazione in tour, dove la gente minacciava di intentare una causa, il promoter era arrabbiato e tutto il resto. Ma si stava solamente sfogando. Siamo tornati dal tour e Tom stava facendo queste telefonate dove diceva “possiamo sostituire Travis, possiamo fare qualunque cosa”, ma era solamente Tom che si sfogava. Ci sono stati giorni di telefonate in cui ho ascoltato Tom, mi sentivo dispiaciuto con Tom e, subito dopo, chiamavo il mio manager e dicevo: “Tom è turbato in questo momento, sta parlando di provare a sostituire Travis, ma non sono d’accordo. Questo non succederà.” E come ero abbastanza sicuro, Tom, dopo un mese, mi ha richiamato e ha detto: “Ehi, sai cosa? Ero solo arrabbiato. Era una brutta situazione e naturalmente non voglio cacciare Travis dalla band.” Non penso che Tom sia stato mai veramente serio su questo argomento. Anche in quel momento, credo che fosse solo arrabbiato e avesse solo bisogno di sfogarsi.
Hai detto chiaramente che farete la data del Musink per i fan. Non riesco a capire perché Tom non vorrebbe supportare questa cosa.
Non lo riesco a capire neanche io. Non posso parlare per Tom — non parlo con Tom da mesi. È esattamente la stessa cosa che è successa 10 anni fa, quando siamo andati in hiatus a tempo indeterminato e avevamo già da prima un concerto pianificato e altre cose sull’altro lato. Avevamo ricevuto un’email dal suo manager che diceva che era fuori e che non sarebbe andato a fare lo cose che aveva detto che avrebbe fatto. Non so perché non viene a suonare un concerto e la finisce a quel punto.
Travis è anche un partner del Musink e mi sembra strano che qualcuno non voglia supportare l’impresa di un amico con cui è stato in trincea per così tanto tempo e attraverso tante cose.
È strano per me, è strano per Travis. Penso onestamente, da tutto quello che abbiamo sentito dal manager di Tom e da quello che ha fatto Tom — e che non sta facendo — che Tom non vuole stare nei Blink. È ovvio. Va bene. Ma disorienta ricevere email da gente che dice “Tom è fuori a tempo indeterminato, Tom non farà queste cose, Tom non vuole registrare, non vuole andare in tour, non vuole fare nulla” e poi allo stesso tempo dice [utilizza un tono shockato] “Non ho mai lasciato la band. Ho solo detto che non avrei fatto di nuovo nulla.”
Situazione di un mondo perfetto: come vorresti che fossero le cose adesso? Vorresti che Tom seguisse il programma, suonasse per i fan e facesse parte di un nuovo album dei Blink? O pensi che sia semplicemente finita?
Il fatto è che abbiamo provato a far impegnare Tom [nelle attività dei Blink] ed è stato uno sforzo molto, molto duro fare qualsiasi cosa con i Blink negli ultimi due anni. Tutto dall’avere un accordo con una casa discografica fino anche a suonare i concerti e provare ad avere Tom in uno studio. Ci abbiamo provato negli ultimi due anni. La situazione ideale era due anni fa quando abbiamo detto che saremmo entrati in uno studio e avremmo lavorato e non è mai successo. Penso a quei giorni e quella pia illusione se ne è andata.
Se ricevessi una telefonata da lui entro due ore e ti dicesse “Hai ragione, facciamo questa cosa”, risponderesti “Bene” o “Devo andare, mi stanno chiamando sull’altra linea”? Ha bruciato qualsiasi ponte di buona volontà?
Solamente personalmente per me, sarebbe molto difficile credere che quello sarebbe il caso, perché abbiamo avuto quella esatta conversazione molte, molte volte. Abbiamo tutti avuto delle conversazioni dove tutti concordavano “questo è ciò che faremo” e “andremo in studio questo giorno, faremo questo tour” o qualsiasi cosa fosse che poi non è successa come doveva succedere. Non so se gli crederei.

Io e Travis siamo pronti da anni ad andare in tour, a registrare il prossimo album. Tom è stato anche intervistato da voi: Most Anticipated Albums Of 2015 [dicendo] “Sì, andremo in studio. Sì, abbiamo trovato un nuovo partner per questo [disco].” Tutte queste cose e poi quando è arrivato il momento di fare il lavoro e entrare in studio o prendere il pullman per il tour o qualsiasi altra cosa, abbiamo ricevuto un’email dal suo manager che dice che è fuori a tempo indeterminato. So che è disorientante per la gente, ma solo quanto è disorientante per noi, perché per Tom insistere che ama i Blink-182 o quello che è, penso che queste azioni siano molto più chiare di quello che pubblica online.

E, a proposito, va bene. Io e Travis non siamo arrabbiati, impazziti o che cosa. Quando abbiamo ricevuto l’email dal manager di Tom che diceva che non voleva registrare, almeno è stato onesto su quel punto. L’abbiamo trascinata per così tanto tempo per provare a entrare in studio e provare a lavorare. Per lui dire finalmente “Non lo farò” era quasi come dire: “OK, adesso lo hai detto veramente. Adesso andiamo avanti: tu fai quello che vuoi fare e noi continueremo a fare quello che amiamo fare. Che sono i Blink.
Ha fatto lo spaccone e poi si è tirato indietro. Perché?
Non ho idea. Onestamente, non ce l’ho. Penso che Tom non voglia lavorare con i Blink. Non penso che si diverta a farlo. Penso che abbia passato dei bei momento quando era sul palco, ma penso che oltre a questo non si diverta. Questa è solo la mia opinione e la mia osservazione degli ultimi, quanti sono, tre anni?
Perché avete preso Skiba?
Abbiamo iniziato a parlare di come avremmo potuto fare questo concerto. Io e Travis ci siamo seduti e non siamo riusciti a pensare a nessun altro. Non c’è stato nessun altro che abbiamo considerato a cui chiedere. Calza a pennello. E Matt farà le sue cose: non proverà a salire sul palco e a essere Tom. Quel giorno sarà sé stesso come membro dei Blink, capisci?
Suonerete nuovi brani?
Non ci saranno nuovi brani. Non abbiamo ancora deciso la scaletta. Vorrei suonare un po’ di vecchie cose, qualche cosa più nuova e semplicemente divertirmi. Sembra come se ci volesse un permesso per divertirsi in questo momento. Amo i Blink: voglio continuare a suonare nei Blink, voglio continuare a suonare canzoni dei Blink. Amo la storia. Amo dove abbiamo iniziato. Amo quello che faremo. Mi sento in qualche modo sollevato. Tutto è fuori all’aperto e tutti possono fare quello che vogliono fare.

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