Tom DeLonge intervistato da Benji Weatherly (quello di Mutt) ha parlato di UFO, To The Stars e blink-182

Tom DeLonge è stato intervistato da Benji Weatherly su Whalebone per parlare di UFO e To The Stars Academy e ha raccontato la storia del concerto dei blink-182 su una portaerei nel Golfo Persico.

Benji Weatherly è un surfer e amico di vecchia data di Tom DeLonge e a cui è dedicata Mutt dei blink-182.

Tom DeLonge ha raccontato di come ha iniziato ad appassionarsi di UFO.

Andavo alle scuole medie. Ricordo che era un periodo di vacanza o qualcosa del genere. L’unica cosa che si poteva fare a quell’età era andare in biblioteca, così ci sono andato e ho pensato: “Cazzo. Non voglio leggere nessun libro normale. C’è qualcosa di interessante qui?” Ho trovato questo libro che aveva una foto del mostro di Loch Ness sulla copertina... quella foto famosa, poi c’erano alcune cose sugli UFO. Quello è stato l’inizio. Pensavo: “Wow”. Poi durante il periodo di “Cheshire Cat”, il primo disco dei Blink, eravamo in tour con un pullmino e non avevamo iPhone o cose del genere, quindi leggevamo dei libri. Avevo comprato un libro gigantesco sugli UFO perché ricordavo quel libro delle medie e poi è stato tutto in discesa da lì. Pensavo: “Oh mio Dio. Sto cadendo in questa tana del coniglio.” Ma la cosa divertente è che quando ci siamo trasferiti assieme e ho ricevuto il primo assegno dall’Universal Music Group, il primo assegno che ricevuto, sono letteralmente sceso, l’ho incassato, sono uscito, ho comprato un computer e l’ho messo in quell’appartamento.

[..]

Ho iniziato a scaricare tutte queste cose sugli UFO e le mettevo in cartelle e raccoglitori giganti. Nel nostro appartamento avevo un’intera libreria piena di raccoglitori di ricerche sugli UFO. Ero fuori di testa.

Tom DeLonge ha svelato come ha avuto i video di UFO pubblicati dalla To The Stars Academy.

Quei specifici eventi di UFO sono successi in diversi anni. Il 2004 era uno degli anni. Il 2008 era un altro. Voglio dire, succedono tutti gli anni, tutti i giorni in giro per il mondo. Quando mi sono stati dati quei video, sono stati correttamente declassificati indipendentemente dalla stampa là fuori. [..] Lo so perché Lou, che faceva andare avanti quel programma UFO, adesso lavora per me. L’ho assunto dopo che ha lasciato il Pentagono e li ha declassificati subito prima di andarsene e poi The New York Times ha pubblicato quell’articolo. Non li avevo mai visti fino a un paio di anni fa. Non sapevo nemmeno che esistessero. Nessuno li aveva mai visti ed erano classificati specificatamente per il tipo di tecnologia che utilizzavano per tracciare gli oggetti e le coordinate. Ci sono un po’ di numeri sullo schermo che non volevano che la gente vedesse, non necessariamente l’UFO in sé.

Tom DeLonge ha spiegato come mai i blink-182 sono andati a suonare sulla USS Nimitz (che è la stessa portaerei dei video della To The Stars Academy) nel Golfo Persico.

Mio fratello era appena tornato dalla seconda guerra in Iraq e, quando è atterrato, è sceso dall’aereo con tutti questi ragazzi delle forze speciali e ho detto a tutte le mamme e ai bambini di andare al chiuso perché erano all’incirca le 6 di mattina. Faceva molto freddo e aspettavano tutti i loro mariti o i loro padri tornati dalla guerra, così ho preso tutte le loro bandiere e le ho messe nelle mie tasche. [..] Un colonnello camminava verso di me, sapeva chi ero e sembravo il tizio più patriottico di sempre [con quelle bandiere]. “Vuoi suonare per le truppe?” e ho risposto: “Sì, certamente”. Poi mi chiede: “Dove?” Ho risposto scherzando “Baghdad”, perché solo 90 giorni prima avevamo preso Baghdad. [..] Ci siamo scambiato i numeri, ma stavo scherzando. Ho pensato: “Ovviamente non possiamo suonare a Baghdad”. Beh, Rick, il nostro manager mi ha chiamato la settimana seguente e mi ha chiesto “Tom, cosa cazzo hai fatto?” e gli ho risposto: “Cosa vuoi dire?” Ha continuato “Amico, cosa cazzo hai fatto?” e gli ho detto: “Non so di cosa stai parlando”. Mi ha poi detto: “Mi ha appena chiamato il Pentagono. Hanno detto che Donald Rumsfeld, il segretario della difesa, vi ha dato il benestare per andare a suonare a Baghdad per le truppe”. Pensavo: “Cosa?” Poi eravamo all’aeroporto di Baghdad e [..] mi stavo cagando sotto. Pensavo: “Non andrò in una zona di guerra a suonare delle piccole canzoni sui genitali e cose del genere. Cosa sto facendo?”

Tom DeLonge ha elencati i suoi film di fantascienza preferiti.

Sono un ragazzo cresciuto con Star Wars come la maggior parte di noi, ma ricordo che Incontri ravvicinati del terzo tipo è stata una cosa importante per me. Ricordo da ragazzino il film Navigator, il film della Disney con un ragazzino e un UFO, che mi è rimasto fisso in testa per un bel po’ e la cosa pazzesca è che, amico, ci sono delle cose in quel film che conosco solamente adesso per ciò che faccio per vivere, al di fuori della musica, che penso: “Wow, qualcuno ci ha nascosto dentro qualcosa”.

Tom DeLonge ha parlato della puntata del podcast di Joe Rogan dove non è stato trattato molto bene dal conduttore.

Sapevo quanto fossero cose classificate. Sapevo perché sono una grossa cosa per la sicurezza nazionale ed ero preparato alla gente che pensava che fossi pazzo. [..] Quando la marina militare ha detto che quei video erano reali, hanno parlato di me e sono usciti tutti quegli articoli. [..] Poi in molti hanno pensato: “Cazzo, forse dobbiamo riascoltare quella puntata di Rogan”. Rogan ha un programma incredibile. Fa un lavoro incredibile. Non penso che abbia capito veramente le cose che gli mettevo di fronte, ma adesso credo che probabilmente stia pensando: “Cazzo, forse dovevo prenderlo un po’ più seriamente”.

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