Travis Barker ha parlato dei blink-182 (e di molto altro) sul numero di dicembre 2015 di Rhythm Magazine

Sul numero di dicembre 2015 di Rhythm Magazine c’è Travis Barker sulla copertina e una sua intervista all’interno. Inoltre è possibile votare Travis nel sondaggio dei migliori batteristi del 2015 del mensile.

Travis Barker ha parlato della sua biografia Can I Say ribadendo alcuni concetti detti nelle ultime interviste promozionali, del tour e dell’album degli Antemasque, del nuovo album di cover di Transplants che sarà diviso in due pubblicazioni da 7 canzoni ciascuna, del suo nuovo album da solista che conterrà una canzone intitolata Forever realizzata in collaborazione con i Run The Jewels e Omar Rodriguez-Lopez, dei suoi tanti progetti solisti e, naturalmente, delle sue batterie.

Inoltre Travis Barker ha risposto a qualche domanda sui blink-182.

Ci sono persone che hai avvicinato per contribuire alla biografia?
Oh, sì. Non è che ho dovuto costringere qualcuno per fare qualcosa sul libro. È stato un lavoro collettivo. Non c’è qualcuno con cui abbia veramente dei brutti rapporti. Mark [Hoppus] e Tom [Delonge] sono nel libro. Non parlo con Tom per nulla, ma sono in studio tutti i giorni, o un paio di volte alla settimana, con Mark. Le interviste con Mark e Tom hanno avuto tutte luogo circa sei mesi fa. Ci sono persone dalla mia infanzia fino a oggi. Persone in momenti cruciali della mia vita e senza di loro probabilmente avrei preso decisioni differenti.

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Stai anche registrando del nuovo materiale con i blink-182 qui?
Sì. I Blink erano qui ieri. Poi, di sera, ero qui per realizzare qualche ritmo per il seguito del mio album Give The Drummer Some. C’è sempre qualcosa che succede.
Com’è l’intesa nello scrivere e registrare con un nuovo membro dei blink?
È molto cool. Mi alzo tutte le mattine con Matt Skiba [chitarra/voce degli Alkaline Trio] che dice: “Ehi, ecco un’idea per una canzone”. Molte inizieranno in questo modo. Un’idea molto semplice. Poi arrivo e rendo tutte le idee molto diverse l’una dall’altra. Mi danno la libertà di fare qualcosa di molto strano. Cerco di fare qualcosa di interessante. Anche se cinque minuti fa potrei averla sentita per la prima volta, cerco di creare parti di batteria interessanti. Così è come funziona. Sono i Blink. È semplice, ma è interessante nello stesso modo che è sempre stato. Penso che le ultime due volte che i Blink hanno cercato di registrare con Tom, forse avevamo il blocco dello scrittore, non sono sicuro. Con Matt, buttiamo giù una canzone al giorno. Non diciamo come sarà. Potrebbe essere un doppio album, potrebbe essere un EP. Chi lo sa? Ma al momento è divertente, è un buon momento e a tutti piace essere qui. Stiamo scrivendo canzoni cool.

Tutti devono capire che Tom ha continuato ripetutamente a lasciare la band. Ai miei occhi saremmo dovuti rimanere sciolti la prima volta. Ho subito un incidente aereo. Ha aperto gli occhi a tutti. La vita è pazzesca, può andare via in uno schiocco di dita. Quindi forse saremmo dovuti essere una band. Tom mi ha contattato. A quel punto, nella mia mente, non pensavo a nulla in ospedale. Ero fottutamente pazzo e in un centro per ustionati per quattro mesi. Il giorno prima ero con AM a suonare. La settimana prima abbiamo suonato agli MTV Awards e al Coachella. Ero completamente a posto con il movimento e con quello che stavo facendo. Quindi non mi sarei mai aspettato che sarebbe ritornato. Sentivo che l’incidente aereo gli ha fatto sentire che voleva tornare a suonare nella band, ma in realtà pensavo che non volesse.

Arrivando a quest’anno. Ci eravamo impegnati a suonare al festival Musink. Eravamo entusiasti perché sarebbe stato l’unico concerto che avremmo fatto nel 2015. Il giorno prima delle prove ha detto: “Me ne vado, non voglio stare nella band, non farò nessun concerto, non registrerò un album”. Sia io che Mark volevamo suonare comunque. Ho pensato: “Letteralmente, l’unica persona con cui potremmo farlo, e continuare a farlo, è Matt Skiba”. Era il sostituto perfetto di Tom per superare il concerto. Avrebbe spaccato. Poi eravamo in studio a provare le canzoni solo per quest’unico concerto e tutti i giorni Matt portava canzoni, suonava la chitarra con il sorriso sulla faccia, si divertiva, saltava in giro, faceva battute, era una bella persona. Non era normale! Io e Mark abbiamo pensato: “Wow, è pazzesco!”. È effettivamente divertente. Non era stato così per molto tempo. Siamo finiti a suonare un paio di concerti di riscaldamento perché non pensavamo che fosse corretto che Matt fosse sbattuto di fronte a 20.000 persone il primo giorno che suonava con noi. Questo è sangue freddo. Abbiamo suonato quei concerti e successivamente, solo nel periodo di tempo che stavamo provando, c’erano quattro idee per delle canzoni che Matt aveva spedito. Io e Mark non potevamo aiutare, ma abbiamo pensato: “Forse dovremmo solamente andare in studio e vedere come va”. La gente era entusiasta di Skiba. Quando abbiamo suonato ai concerti, la gente gridava: “Ski-ba, Ski-ba!” dopo i bis a San Diego. Penso che ci sia un supporto enorme per Matt.
Qualche idea di una possibile data di pubblicazione?
No. Abbiamo offerte [per un contratto discografico] tutti i giorni. Abbiamo le stesse offerte che avevamo quando Tom era nella band. Io e Mark siamo appassionati dei Blink. Tutte le volte i ragazzini mi dicono: “Trav, concentrati sui Blink!”. Non posso obbligare qualcuno a fare qualcosa.

Se mi vedete in studio con The Game o che suono con i Run The Jewels o cos’altro, non arrabbiatevi con me. Amo suonare il mio strumento. Amo suonare la batteria. Amo tutti i generi musicali. Quando ci sono i Blink, i Blink sono la mia priorità, non fate errori. Quando non stiamo lavorando, mi piace suonare con i miei amici. Ogni genere, ogni stile. Fate i vostri compiti, non è nulla di nuovo. Amo suonare la batteria, mi mantiene sano [ride]! È la mia droga!

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