Mark Hoppus parla di Londra, blink-182, +44 e molto altro nell'intervista di AbsolutePunk.net

Dopo l'anteprima di qualche giorno fa, AbsolutePunk.net ha pubblicato l'intervista completa a Mark Hoppus dove parla della sua vita in Gran Bretagna, del prossimo disco dei blink-182, del futuro dei +44, del nuovo progetto musicale con Chris Holmes, della sua ossessione per i polipi, delle differenze tra lui e Tom DeLonge, dei suoi testi più cupi e del perché pensa che non scriverà mai più una buona canzone.

Ti piace vivere nel Regno Unito?
Va molto bene. Mi piace molto. Amo la storia. Mi piace come sia tutto vicino in Europa. Mi piace la campagna. È un buon cambiamento dal crescere nel sud della California. Ho amato crescere nel sud della California, ma questo è un bel cambiamento di ritmo per un po'.
Originariamente avevi pianificato di stare laggiù solo per un anno, ma penso che adesso sia un po' di più di un anno. È una nuova casa permanente per te?
Non lo sappiamo. Originariamente siamo venuti per stare solo un anno e adesso stiamo iniziando il nostro terzo anno a stare qui e stiamo parlando di stare ancora due anni o forse di più o forse di tornare negli Stati Uniti questa estate. Non lo sappiamo.
Laggiù vi state divertendo per il nostro shutdown del governo?
La gente qui sembra molto più confusa di questo che di ogni altra cosa. Sembra solo un'idiozia. Come può questo governo gigantesco e fantastico degli Stati Uniti non riuscire a far neanche approvare il bilancio?
Oltre agli amici, la famiglia e tutto il resto, cosa ti manca degli Stati Uniti?
Il buon cibo messicano.
Laggiù non c'è del buon cibo messicano?
No. La cosa triste che tutti quelli che incontriamo dicono: "Oh, conosco un posto a Londra con del grandioso, autentico cibo messicano. È di quelle persone che si sono trasferite qui cinque anni fa e hanno inaugurato questo posto". E tu vai lì e sembra sugo per la pasta invece che salsa messicana.
I Blink hanno appena fatto una breve serie di concerti negli Stati Uniti lo scorso mese. So che avete fatto quel concerto l'11 settembre a New York e avete suonato anche a Santa Barbara. Come è andata per voi?
I concerti sono stati super divertenti. È stato grandioso andare in tour e suonare qualche concerto. Non so. Mi piace semplicemente suonare ai concerti. Mi piace andare in tour. Mi piace andare lì. Mi piace suonare. È stato molto divertente.
Oltre a questo, i Blink hanno mantenuto un profilo abbastanza basso quest'anno. Che cosa hai fatto per riempire tutto questo tempo?
Non ne ho idea. Che cosa ho fatto? Abbiamo fatto molti viaggi qui. Abbiamo comprato una casa nella campagna inglese, così abbiamo passato l'estate a preparare quel posto. È stato fatto in modo rilassato, ma stiamo per ricominciare e penso che il prossimo anno sarà molto impegnativo.
So che hai fatto molte cose con il tuo marchio Hi My Name Is Mark e per farlo decollare. Come sta andando?
Sta andando molto bene. La risposta è stata ottima e sono molto orgoglioso di come sta venendo. Penso che offriamo grandi prodotti e penso che offriamo un grande servizio. È stata una buona partenza.
Sono sempre stato curioso di sapere come è iniziata la tua ossessione per i polipi?
Quando ho iniziato a fare immersioni subacquee volevo un logo o qualcosa da mettere sulla scatola del mio materiale da immersione. Stavo parlando con un mio amico e abbiamo iniziato a scherzare su questa società d'avvenuta ed è uscito con il disegno del polipo. Ho pensato che fosse molto cool e ho voluto metterlo su altre cose. L'ho utilizzato come mio logo per alcune cose che ho fatto e, quando ho iniziato con il marchio, è sembrato semplicemente naturalete continuare con l'immagine del polipo. È un tipo di creatura cupa e misteriosa che mi piace.
Sei riuscito a fare qualcosa da produttore mentre eri nel Regno Unito?
No, ho sempre fatto meno il produttore pian piano che passava il tempo. Mi piace ma non ci sono soldi per le band. Non ci sono soldi per registrare. Non ci sono soldi per i produttori. Non voglio far uscire una band dal mercato della produzione. Non volgio essere un costo per una band. Se arriva una band e me lo chiedo, lo farei solamente per il divertimento di farlo, ma ormai lo faccio sempre meno.
Hai fatto qualcosa da My Dinosaur Life?
No, penso di no. Era prima o dopo del disco dei New Found? Penso che fosse dopo.
Sì, era dopo.
OK, sì. Non penso di aver fatto qualche grossa produzione da allora.
L'ultima cosa importante che i Blink hanno fatto è stato Dogs Eating Dogs alla fine dello scorso anno, che è stata la prima volta che vi siete auto-pubblicati come band. Ripensandoci adesso come pensi che sia andata l'intera faccenda?
È stato cool. Mi piace Dogs Eating Dogs. Mi piace l'energia creativa. Mi è piaciuto come è stato solamente impulsivo. Avevamo appena lasciato l'etichetta e Tom ha chiamato dicendo: "Perché non registriamo un EP in tempo per Natale?". Abbiamo pensato: “OK, va bene". Ho preso un aereo per Los Angeles, lo abbiamo registrato in circa due settimane e poi è uscito. La parte negativa per noi di non avere un'etichetta discografica è stata che, quando è uscito, siamo stati pigri e non abbiamo fatto stampare i CD o qualcosa del genere, lo puoi comprare solo online. È stato grandioso per l'immediatezza del tutto, ma è stata una specie di rottura per la logistica.
So che molti fan sono curiosi per il prossimo disco. A che punto siete arrivati con il processo?
Adesso stiamo solamente parlando con le etichette discografiche. Abbiamo incontrato un po' di etichette mentre eravamo in tour. In questo momento stiamo ricevendo le offerte dalle etichette. Stiamo cercando di capire come sarà il piano di registrazione.
Penso che il piano sia di iniziare a registrare all'inizio dell'anno prossimo, giusto?
Sì, dopo le festività ho intenzione di prendere un aereo ed entrare in studio con Tom e Travis e iniziare a discutere del prossimo disco. Sono entusiasta.
Avete ancora in mente di scriverne la maggior parte quando siete tutti nello stesso luogo?
Spero di sì. Penso che sia come facciamo il nostro lavoro migliore. Quando abbiamo fatto l'album Untitled, avevamo alcuni riff e alcuni parti qui e là. Tom aveva alcuni scheletri di canzoni, io avevo alcuni scheletri di canzoni, ma alla fine scrivevamo tutto assieme ed è stato un grande processo creativo. Voglio farlo di più invece che stare tutti nel proprio angolo a lavorare sulle cose per poi ritrovarsi.
Sembra che Neighborhoods sia stato quasi la progressione naturale dal disco Untitled, anche se sono passati otto anni, e poi so che c'erano anche alcune influenze degli Angels & Airwaves di Tom. Pensi che il nuovo disco andrà in quella direzione, continuando quella cosa, o pensi che la cambierà facendo qualcosa di completamente differente?
Per me, personalmente, ovviamente dobbiamo ancora andare in studio e discutere, ma lo vorrei spingere a essere più tagliente. Lo vorrei spingere a essere un po' più veloce, un po' più duro. Voglio ancora fare delle belle cose sperimentali, ma voglio che sia più tagliente.
Il mio disco preferito dei vostri è il disco Untitled, che è dove avete iniziato a giocherellare un po' di più con la struttura delle canzoni e con gli arrangiamenti e con tutte quel tipo di cose. Vuoi sperimentare ancora di più?
Sì. Non necessariamente fare un passo indietro, ma fare quello che stiamo facendo e continuare ad andare avanti e aggiungere un po' di più di angoscia.
Ho anche sentito che volete portare un produttore esterno per questo perché gli ultimi è stato come fare tutto in casa con voi e Chris Holmes. Cosa sperate di tirar fuori e a che punto siete arrivati nella ricerca?
Stiamo parlando con diversi produttori. A questo punto abbiamo una lista dei desideri di probabili sei produttori. Vogliamo avere diverse persone che entrano ed escono dallo studio per avere diverse impressioni. Non necessariamente utilizzare un solo produttore per tutto, sebbene siamo sicuramente aperti a questa possibilità, ma forse lavorando con tre o quattro per tutto il corso dell'album per le canzoni con tempi e umori diversi.
State cercando più produttori rock, produttori pop o produttori indie?
Tutti i differenti tipi. Stiamo cercando produttori rock. Stiamo cercando produttori indie. Stiamo cercando produttori pop, produttori hip-hop. Chiunque verrà e darà una boccata d'aria fresca su un'idea, saremo pronti a lavore con lui.
Su Neighborhoods non c'era una tonnellata di interazione vocale tra tu e Tom e sembrava che ce ne fosse un po' di più su Dogs Eating Dogs. È una cosa che volete incrementare nel nuovo disco?
Sì. Non penso che fosse una decisione consapevole su Neighborhoods di avere più canzoni separate rispetto al passato. Mi è sempre piaciuto quando usiamo entrambe le voci nelle canzoni perché la mia voce e la voce di Tom sono molto diverse. Penso che aggiungano diversi tessuti musicali alle canzoni e mi piace quando cantiamo nelle stesse canzoni. È un po' difficile quando si tratta di canzoni d'amore, perché quando hai un tizio che canta a un altro tizio non si traduce sempre molto bene, ma certe volte sì.
Penso che la maggior parte della gente supponga che tu canti ciò che scrivi e Tom canti ciò che scrive. Quanto è vero tutto ciò e come vi spartite chi canta quale verso o quale ritornello o chi ha scritto cosa?
Devo dire che è vero probabilmente per il 70% delle volte che quello scrivo lo canto io e che Tom canta quello che scrive. Di solito è abbastanza facile per noi capire chi canterà che cosa. Scriverò certe parti e dirò: "Penso che dovresti cantare questa parte". E Tom scriverà altre canzoni e dirà: "Penso che la voce sarebbe migliore in questa". Se è un registro più morbido e profondo, ovviamente lo canterò io. Se è più angoscioso, lo canterà Tom.
Sono una grande fan di Neighborhoods e Dogs Eating Dogs, ma l'unica obiezione è che in tutte le canzoni non c'è una parte cantata sui bridge, eccetto per quella canzone con Yelawolf. Era una caosa che avete voluto fare intenzionalmente o una cosa che è finita per succedere?
No, è solo una cosa che è finita per succedere. Odio i bridge. Sono la parte che preferisco di meno delle canzoni che scrivo. Faccio sempre fatica con i bridge. Per me, quando scrivo le canzoni i miei versi e i ritornelli sono compatti con il testo che i bridge devono diventare una pausa, altrimenti sarebbe un muro di parole tutto il tempo.
Vorrei parlare un po' dei (+44). Sono un grande fan di quel disco. Penso che che alcuni dei migliori testi che hai mai scritto sono in quel disco. Adesso, riguardando indietro, cosa pensi di quel disco e c'è qualche piano per fare qualcos'altro con quella band?
Prima di tutto, grazie mille. È bello quello che hai detto. Ho un posto speciale nel mio cuore per il disco dei (+44). Sono molto, molto orgoglioso di qull'album. Sono orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto. Mi piace ascoltarlo. Penso che ogni canzone abbia i suoi punti di forza. Tengo veramente quell'album in un posto speciale. Mi piacerebbe fare altre cose con i (+44). Attualmente io e Travis ci siamo appena rimessi in contatto con Shane durante l'ultimo tour e siamo usciti con lui per un po'. Ha detto che ha alcune idee per delle canzoni che vuole far vedere a Travis. Non so se porterà a un altro album o che cosa, ma mi piacerebbe tenere aperta questa possibilità per il futuro, sebbene non abbia nessun piano in questo momento.
So che ci sono alcune persone che chiedono che venga pubblicata una versione in vinile di quel disco. Pensi che sarà possibile in futuro?
Lo abbiamo fatto, lo abbiamo pubblicato in vinile. Dovrebbe essere sold out, ma so che lo abbiamo pubblicato in vinile perché ce l'ho. Sì, forse dobbiamo ripubblicarlo.
Dopo i (+44) hai lavorato al progetto City (Comma) State per un po', che ha finito per non andare da nessuna parte. Penso di aver sentito la maggior parte di quelle canzoni e ho pensato che fosse un disco abbastanza cool. Sei deluso che è finito facendo cilecca?
Solo perché ho pensato che ci fossero delle vere buone idee. Non lo so. Si è squagliato alla fine. È un peccato vedere alcune buone idee non ricevere alcuna attenzione e fare cilecca, capisci?
Non so se ricordi quella canzone "Rebel Base", ma pensavo che quella canzone in particolare fosse veramente sensazionale.
Sì, anch'io! Mi piace quella canzone. Quella era una di quelle buone.
Ovviamente Travis e Tom adesso hanno molti altri progetti musicali. Hai mai pensato di avere un'altra band collaterale o di fare un album da solista?
Non penso di voler fare un album da solista. In questo momento sto lavorando ad alcuni brani con il nostro ingegnere/amico/produttore Chris Holmes. È in tour con i Nine Inch Nails e io sono qui a Londra, quindi ci scambiamo avanti e indietro alcune idee per delle canzoni. Vogliamo mettere insieme qualcosa probabilmente per i prossimi mesi se possiamo farlo solo per divertimento, solo per fare qualcosa e non rimanere fermi durante l'autunno, quindi vedremo come andrà.
Canterai tutto tu questo materiale?
Penso che canteremo entrambi. Non so se farò la maggior parte delle parti vocali o se ce le divideremo a metà, ma penso che finiremo a cantare entrambi.
Che stile di musica è?
In questo momento è musica con sequencer, sintetizzatori e chitarra. È un grande programmatore e io non sono un grande programmatore. Lui suona la chitarra e così anch'io, e poi io suono il basso, quindi è una specie di tutto questo adesso. È solo un esperimento per divertirsi.
Sembra cool. Una delle cose più interessanti quando si guarda alla tua carriera è che nella seconda metà sei cambiato e combini questi testi molto melanconici, e alcune volte abbastanza dark, con queste melodie orecchiabili e con canzoni rock. Ripensando ai primi tempi dei Blink, non c'era nulla di tutto questo, poi hai fatto alcuni album dove si vedeva in una canzone e poi l'hai sguinzagliato nel disco Untitled e in quello dei (+44). C'è stato un momento particolare dove questo stile di scrittura e diventato più attraente per te e gravitavi verso di esso?
Non so se sembrava più attraente per me. Durante il disco Untitled, mi sono concentrato di più sugli argomenti dark e non sono tornato indietro. Devo far fatica a scrivere una canzone positiva. Penso che sia più interessante esplorare il lato oscuro del pensiero e dell'umanità. Mi piace ancora scrivere canzoni ottimiste, ma per qualche ragione, come su Neighborhoods e il disco Untitled, non ho pensieri felici di cui scrivere. Sono più ossessionato dal lato oscuro della vita, credo. Non è che sono veramente in un posto oscuro o qualcosa del genere, è solamente più interessante per me da scrivere.
Penso che sia anche più interessante da ascoltare e interagire.
Grazie.
Pensi che ci sia forse qualcosa di subconscio che ti faccia sentire il bisogno di scrivere del materiale tra virgolette "maturo" così da venire presi più seriamente come artisti?
No, non ho mai avuto per niente un secondo fine. Non mi è mai importato quando la gente pensava che eravamo solamente una joke band. Abbiamo sempre fatto solamente le nostre cose e scritto quello che ci piace e questo è importante per noi. Fortunatamente, la gente è stata con noi. Penso che la gente che ha emarginato i Blink adesso abbia visto che abbiamo effettivamente capacità di resistenza ed è una specie di bella sensazione.
Com'è il tuo processo di scrittura delle canzoni? È cambiato molto negli anni rispetto a come era all'inizio?
No, è ancora abbastanza simile a come ho sempre scritto. Prendo una chitarra, improvviso finchè esce qualcosa di interessante e poi costruisco su quello. Soffro ogni giorno la paura che non scriverò mai più qualcosa di buono. Avrò una piccola idea per una canzone e partirò da lì. Penserò: "Oh, è terribile". Poi ci costruirò sopra ancora qualcosa e dirò: "Aspetta, questa è quasi buona". Poi finirò una canzone e difficilmente c'è qualcosa di meglio al mondo che tornare a casa dallo studio, ascoltare il mixaggio di una canzone che non esisteva due settimane prima e pensare: "Wow, questa canzone è venuta proprio bene". Vai a casa e la suono a mia moglie e adesso la suono a mio figlio, ascolto la loro opizione e vado a letto felice e orgoglioso. Poi mi sveglio la mattina seguente e penso che non scriverò più un'altra buona canzone. Questo è più o meno il mio processo di scrittura delle canzoni e continua a esserlo.
Per quanto riguarda i testi, ci sono alcune cose a cui guardi per avere un'ispirazione?
Quando sento di aver il blocco dello scrittore, vado in una libreria o vado in un museo. Mi guardo intorno verso diverse cose. Qualche volta compro qualche giornale o qualche libro sull'arte e guardo i quadri. Certe volte compro semplicemente alcuni capolavori della letteratura. Do un'occhiata a diverse pagine e cerco le parole che innescano un'idea, solo qualcosa che mi tira fuori dal mio processo normale di pensiero e dalla mia normale scrittura dei testi. Quindi vado e prendo una pila di libri da sfogliare sperando che scuoti qualcosa.
Adesso che voi tre avete tutti questi diversi sbocchi musicali che non avevate quando eravate solo i Blink, è cambiato qualcosa quando vi ritrovate assieme per scrivere? Ha cambiato il vostro atteggiamento in generale verso la musica?
Non molto. Tutte le cose che facciamo al di fuori dei Blink finiscono per beneficiare i Blink perché torniamo con nuove idee, diverse prospettive e diverse capacità. Finisce per arricchire tutto quello che facciamo nei Blink. Va sempre bene quando ci ritroviamo e Travis ha fatto qualcosa con i Transplants o Tom ha fatto qualcosa con gli Angels o io ho lavorato con altre band od ho prodotto qualcosa. Hai diverse idee nel lavorare con diverse persone che finisci per riportare nei Blink.
Vorrei fare una domanda veloce sullo scioglimento. Molti fan hanno l'impressione che molte cose sono iniziate con il disco dei Box Car Racer, con cui, secondo quello che si dice, ti sei sentito isolato e lasciato fuori dall'intero processo. Adesso rivedendolo in retrospettiva, è quello il periodo in cui le cose hanno cominciato ad andare a picco per la band?
Quello è stato un periodo duro per la band. Comunque non penso che sia quello che ha portato la band a dividersi.
Sembra che molte persone considerano tu e Tom a due livelli completamente diversi ed è una cosa che trovo abbastanza ingiusta. Molte persone ti vedono come il ragazzo cool e rilassato che è più ragionevole, mentre Tom è spesso visto come un tipo nervoso che fa queste dichiarazioni all'impazzata e poi riceve le critiche per gli Angels & Airwaves e il suo modo di cantare nei concerti e tutto il resto. Quanto presti attenzione a tutto questo e come lo gestisci?
I ruoli che io e Tom abbiamo nella band sono molto diversi tra di loro. Tom è molto... Non sai mai cosa Tom porterà un dato giorno. È molto frenetico. È molto concentrato su qualcosa e poi è concentrato su un'altra cosa e poi è concentrato su un'altra cosa ancora. Vuole scrivere un libro. Vuole andare nello spazio. Poi il giorno dopo vuole scrivere la sceneggiatura di un film o di qualunque cosa sia. Questa è la sua energia. Io non sono così. Tom mi spinge a fare cose diverse che normalmente non farei e io freno Tom per rendere le sue idee più ragionevoli.
La mia frase preferita di Neighborhoods è della canzone "MH 4.18.2011" dove dici: "Stop living in the shadow of a helicopter". Come sei arrivato a questa immagine?
Nel periodo in cui stavo scrivendo quella canzone stavo tornando a casa dallo studio abbastanza presto. Ero a un semaforo e un elicottero è volato sopra di me. Ho potuto vedere l'ombra dell'elicottero passare perfettamente sopra la mia macchina e continuare per tutta la strada. Ho pensato: "Wow, è molto strano. Non vedi mai l'ombra di un elicottero". Ho cominciato a pensarci di più e ho capito che ci sono effettivamente molti posti nel mondo dove hanno a che fare con gli elicotteri tutto il tempo. Gente che vive nelle zone di guerra o gente che vive in aree di alta criminalità, gente che vive in queste aree molto dure ha a che fare con gli elicotteri quasi tutti i giorni e vedono gli elicotteri che volano sopra le loro teste tutto il tempo. Per me, vivendo a Beverly Hills, non vedo molti elicotteri volare sopra la mia testa. È come dire che molta gente ha a che fare con gli elicotteri in un modo negativo ogni singolo giorno.
Un'altra frase a cui sono sempre molto legato è quella del disco dei (+44) dove dici: "The past is only the future with the lights on". Come sei arrivato a questa?
Stavo parlando con un amico al telefono. Non ricordo di cosa stavamo parlando, ma stavo parlando di come le cose che sono successe in precedenza accadranno di nuovo. Dicevo: "Il passato è solo il futuro ma non puoi vederlo" o qualcosa del genere. Poi è diventata l'idea che il passato è solo il futuro con le luci accese. Ho pensato che fosse un'idea cool. C'è una frase di Shakespeare che dice: "Ciò che è passato è prologo" ed è più o meno la stessa linea di pensiero. Se riguardi il passato, finisci a essere in grado di capire cosa succederà nel futuro perché è abbastanza raro per l'umanità correggere i propri errori.
La mia canzone preferita dei Blink è sempre stata "Adam's Song" ed è abbastanza comprensibile perché non suonate più questa canzone. Pensi che a un certo punto sarete a vostro agio a suonare ancora quella canzone in concerto?
Non lo so. Non parliamo di quella canzone. In realtà non esce mai. Per il momento l'abbiamo messa da parte. È una canzone speciale ed è una canzone che amo. Significa moltissimo per me e per noi come band, ma sembra che adesso abbiamo solamente bisogno di metterla da parte per un po'.
Una delle grandi tendenze della musica in questi giorni, specialmente tra le band che sono nel giro da tanto tempo come voi, è di fare questi tour speciali per gli anniversari o le ripubblicazioni degli album per gli anniversari. Avete mai considerato di ripubblicare un album o di suonare un album dall'inizio alla fine in concerto?
Ah ah! Non posso dirtelo!
Aspetta, quindi ritengo che ci avete pensato [ride]?
Siamo aperti all'idea.
So che il 10° anniversario di Untitled arriverà tra un mese circa...
Sì, tipo il 13 novembre? Il 18?
Sì, il 18, credo.
Sì, all'incirca. Saranno 10 anni.
Durante l'ultimo tour che avete fatto suonavate acusticamente una vecchia canzone tutte le sere e sembrava ricevere un responso positivo. Avete mai pensato di farlo di più, tipo un concerto acustico o una pubblicazione acustica?
Non so se faremo un intero concerto acustico. È stato divertente farlo nell'ultimo paio di tour perché è una cosa che non abbiamo mai fatto prima, ma è il modo con cui abbiamo sempre iniziato a scrivere le canzoni. Ho sempre pensato che se riesci a scrivere una canzone che suona bene con la chitarra acustica, suonerà benissimo con la chitarra elettrica, quindi questo è come ho sempre iniziato le idee per le canzoni. Non lo so. Sarebbe divertente, ma non so se tante nostre canzoni si prestano bene a venir suonate acusticamente. Era cool perché lasciavamo il palco e andavamo in mezzo al pubblico e passavamo questa esperienza intima, quasi come in un club, nel mezzo di uno stadio o di una arena, ma non so se faremo mai un'intero concerto acustico.
Una cosa che mi è sempre piaciuta di te, dai tempi del podcast e poi la rubrica su Spin e ovviamente il programma televisivo, è sentire quali sono le tue raccomandazioni musicali e cosa stai ascoltando. C'è qualcosa che ti ha impressionato molto ultimamente che pensi che molta gente dovrebbe dargli un'occhiata?
Non ho ascoltato molte piccole band, ma ci sono molte buone band che stanno uscendo. Non so se sono underground o sconosciute. Ho amato il disco degli Alt-J. Penso che sia fantastico. Mi piace molto l'album dei Bastille. I 1975 sono abbastanza buoni e mi piacciono molto gli Holy Ghost!
Adesso che sei nel Regno Unito, stai ascoltando più band britanniche?
Non necessariamente. Ascolto lo stesso filone di band che ho sempre ascoltato.
Il programma televisivo non va più in onda da circa un anno. Ti manca?
Sì, era grandioso. Lo amavo. È stata una grande esperienza. La gente era tutta molto cool e ho imparato molto. Eravamo il primo programma televisivo che ha mai ospitato i Mumford & Sons. Non erano mai stati in un programma televisivo prima e noi avevamo i Mumford & Sons. Lo stesso è successo con gli Imagine Dragons e con i Neon Trees. Abbiamo avuto molte buone band. Era cool. È solo che vivendo qui, era troppo costoso realizzare quel programma, è proibitivo.
Sembra, almeno basandosi sul tuo account su Twitter, che non dormi molto in questi giorni. Come funzioni e come fai a fare tutte queste cosa dormendo così poco?
[Ride] Non lo so. Non mi piace dormire. Dormire è noioso. Se dormo cinque o sei ore a notte, è perfetto.
Sei una persona da pennichella?
No. Mi sveglio presto con mio figlio tutti i giorni per prepararlo per la scuola e vederlo che esce dalla porta, quindi di solito mi sveglio alle sei di mattina.
Voi siete visti, specialmente all'interno della scena di Absolute Punk, come una gigantesca influenza per tutte queste giovani band che stanno uscendo. È una cosa a cui è possibile abituarsi o riuscire a venirne a capo o continua a stupirvi avere un così grande impatto per tutte queste persone?
È cool. Mi piace molto. È una grande onore. È un complimento. Per le band che dicono che le abbiamo influenzate o che sono cresciute ascoltandoci, è un onore. È grandioso.
Sono sicuro che c'erano band a cui guardavate quando avete iniziato che vi hanno influenzato e vi hanno fatto da mentore. Pensi che abbiate ora il privilegio di passare il testimone alla prossima generazione e al prossimo gruppo di band?
Oh sì, lo abbiamo sempre pensato. Una delle cose che amo di più dal venire dalla comunità punk rock è che c'era questo senso di cameratismo e fratellanza. Se avevi una possibilità di brillare allora portavi con te tutti i tuoi amici. Prima non eravamo proprio nessuno, non valevamo un biglietto da nessuna parte, i Pennywise ci hanno portato in alcuni tour. Ci hanno portato giù in Australia. Ci hanno portato su Alaska. Quando abbiamo iniziato ad avere un po' di successo, abbiamo sempre portato con noi gli amici. Questo era semplicemente come venivano fatte le cose.
Se avessi la possibilità di suonare solo una canzone dei Blink per il resto della tua vita, quale sarebbe?
Una canzone dei Blink per il resto della mia vita? [Pausa] Sceglierei "Feeling This".
Che cosa di questa canzone risalta per te?
Penso che sia la perfetta rappresentazione della trasformazione dei Blink-182. Penso che mostri la spinta progressista che abbiamo avuto con l'album Untitled, ma sembra anche i vecchi Blink-182. Cantiamo sia io che Tom. Ha delle grandi parti di batteria. Ha delle grandi parti di chitarra. Ha un finale a cappella con un'armonia in tre parti. Penso solamente che sia una canzone speciale.
Adesso i Blink sono in giro da 21 anni, che è abbastanza pazzesco a pensarci, quindi avete visto l'industria musicale e la tecnologia cambiare completamente. Siete stati in giro abbastanza a lungo probabilmente da riuscire a vedere arrivare e finire le tendenze musicali e poi arrivare ancora. Mettendo da parte il fatto che i gusti dell'industria musicale e del pubblico sono incredibilmente volubili, non c'è qualcosa di sostanziale che potete prendere quando si guarda al quadro generale?
No, non proprio. Noi come band abbiamo sempre pensato solamente a concentrarci a quello che facciamo e non cercare di capire quello che sta per diventare popolare o quello che la gente si aspetta che facciamo o la musica che ci si aspetta che facciamo. Pensiamo più a spingere noi stessi e fare le nostre cose perché altrimenti sembrerebbe in malafede per noi cercare di capire dove sta andando l'industria.
Guardando avanti al prossimo disco e oltre, dove vi vedete come band? Dove volete che i Blink siano nel futuro?
Voglio solamente continuare a fare quello che abbiamo sempre fatto. Voglio continuare a suonare i concerti. Voglio continuare a scrivere canzoni. Voglio continuare a suonare le vecchie canzoni. Voglio continuare a uscire e a lavorare.
Beh, questo è tutto. C'è qualcos'altro con cui vuoi concludere?
No, va bene. Grazie per l'intervista. Grazie a Absolute Punk per supportarci sempre e per tutto quello che fate.

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