Esclusivo: Mark Hoppus parla della riunione dei Blink-182

“Il futuro è molto aperto”, ha detto Hoppus a MTV News nella prima parte di un’intervista divisa in due.

A novembre Mark Hoppus ha creato molto rumore in Internet con un singolo post in un blog.

Era la prima volta che aggiornava il suo sito, HiMyNameIsMark.com da quando il suo migliore amico (e compagno di band) Travis Barker era fuggito da un incandescente incidente aereo in South Carolina, un incidente che ha ucciso quattro persone, incluso l’assistente di Barker, “Lil Chris” Baker — amico anche di Hoppus — e la guardia del corpo Charles “Che” Still. E mentre le parole di Hoppus sulla morte (e la salvezza) dei suoi amici erano indubbiamente toccanti, non sono quelle che sono apparse sui forum.

No, è l’ultimo paragrafo del post, dove ha scritto che, come conseguenza dell’incidente in South Carolina, lui e Barker hanno iniziato a passare del tempo con l’ex compagno nei Blink-182, Tom DeLonge, che aveva lasciato la band per circostanze di ferma collera nel febbraio del 2005. È stata la prima volta che erano tutti assieme nella stessa stanza in più di tre anni che vuol dire solo una cosa: alla fine, dopo tutto questo tempo, suona come i Blink-182 sono tornati assieme.

Naturalmente non è un problema che dopo paio di settimane Barker ha smentito le voci di questa riunione. Per la prima volta dopo molto tempo, milioni di fan dei Blink hanno avuto speranza. Soprattutto da quando, dopo che sono iniziate tutte le discussioni sui Blink, Hoppus non ha fatto molto per smentire quello che ha scritto. Infatti non ha detto molto da quel momento.

Fino ad adesso. Alla fine della settimana scorsa Hoppus ha accettato di parlare con MTV News a proposito del passato, del presente e del futuro (tutte cose che comprendono i Blink-182). Qui, nella prima delle due parti della chiacchierata con lui — la seconda parte arriverà mercoledì — ha indirizzato l’impatto di un singolo post in un blog nella riparazione della sua relazione con DeLonge e nelle prospettive di una piena riunione dei Blink.

In quel post del blog: “Sono stupefatto dalla risposta a quella che ho scritto sul mio blog. È stupendo che così tante persone vogliono sapere cosa sta succedendo. E so che ci sono molte domande che queste persone vorrebbero fare, quindi renderò noto tutto qui in questa intervista. Sto parlando solo per me. La risposta semplice è che ci stiamo riconnettendo come amici in questo momento. Nessuno di noi sa esattamente cosa sta per succedere. So che siamo tutti molto entusiasti di parlare ancora, ridere e lasciare che il passato rimanga il passato. Ma veniamo anche da una rottura molto aspra, molta rabbia e frustrazione tra di noi e quattro anni senza parlare. Penso che abbiamo bisogno di tornare a un certo punto come amici prima di poter tornare ancora sul palco assieme, perché è quello su cui abbiamo basato tutto”.

Sulla sua relazione con DeLonge: “In questo momento stiamo tornando a essere solo amici. Parlo con Tom molte volte a settimana, qualche volta molte volte al giorno, ed è rimasto lo stesso Tom con cui parlavo sui pullman dei tour quattro anni fa. Continua a parlare degli UFO, dei laser e delle teorie di cospirazione. Abbiamo parlato dei nuovi gruppi che ammiriamo — Vampire Weekend — e del film ‘Forgetting Sarah Marshall’. Abbiamo anche fatto scherzi stupidi. Dio ci aiuti, siamo cresciuti come uomini che continuano a fare scherzi stupidi. ... Chi lo sa? So solo sue cose: primo, sono contento che siamo ancora amici, e secondo, nessuno di noi sa qualcosa oltre a questo”.

Sul futuro dei Blink-182: “Il futuro è molto aperto. ... I Blink-182 non sono stati creati da una casa discografica e non abbiamo mai fatto musica per i soldi o per la fama. Eravamo tra amici in un gruppo che scriveva la musica che amava. Questo è dove abbiamo iniziato e finito. Prima di esserci una discussione su una riunione, abbiamo bisogno di tornare ancora a quel punto. In realtà avremmo bisogno di essere oltre quel punto, in un posto dove puoi dire a un altro, ‘Hey, non mi sento così’, e essere capaci di discutere costruttivamente sulla musica. Perché quello è dove si esprimono meglio i Blink-182. Lo spazio tra le idee che noi tre abbiamo. Ho sempre pensato ognuno di noi tre portava qualcosa di unico e di speciale alle canzoni e la collisione di questi elementi faceva la musica nel modo che era. In breve, avremmo bisogno di tornare a come eravamo come amici e artisti per essere in grado di dirci, con rispetto, ‘Suck it’. Il mio pensiero finale è questo: se — e questo è un grande se — i Blink-182 si riformeranno, potrebbero fare il più stupendo, ridicolo, sbalorditivo concerto e tour di sempre. Mi sento come se, visto come è stata amara la nostra rottura, potremmo salire sulla cima del nostro gioco, e torneremmo più forti e migliori di prima”.

Quindi, se non ci sarà nessuna riunione dei Blink nell’immediato futuro, cosa succederà all’altro gruppo di Hoppus e Barker, i +44? La risposta potrebbe sorprendervi. Date un’occhiata a blink182forever.com mercoledì per saperne di più.

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