"Uncle Sam Wants Punks"

"Uncle Sam Wants Punks"
Back in August, blink-182 flew to the middle east to perform for the troops. For those of you who want to read about their days of flying in a MA-23 helicopter or performing in 120 degree weather for the troops, be sure to check out the article in this months RollingStone Issue. Per saperne di più...

Allora, volete parlarmi un po' di questo nuovo disco?
"Prima di raccontarti dell'album volevamo dire qualcosa sul festival di Reading, è stato fantastico il modo in cui ci hanno accolto i ragazzi inglesi. Tutti giovanissimi e davvero scatenati... Sono davvero fuori da ogni tipo di controllo. Non avevamo mai visto così tante persone pogare a quel modo nemmeno negli States. È proprio un sistema diverso di sentire la musica quello che si respira qui nel Regno Unito."

Beh, anche voi non scherzate, siete andati in giro a dire per mesi che avreste chiamato il vostro disco "Use your erection" e invece... era tutta una farsa.
"Beh, ci siamo divertiti un po' , no?Alla fine ci piace prendere un po' in giro i giornalisti. Comunque il working title del disco al momento è 'Blink 182', ce lo siamo autointitolato!"

Ci sono state molte indiscrezioni sul vostro prossimo album. È stato tutto e il contrario di tutto, ma se dovreste descriverlo in una parola come lo definireste?
"Emozionante, nel senso di emozioni che spingono verso l'alto ma anche stati d'animo che ti fanno riflettere e guardano piuttosto verso il basso. Non è più lo stile di alcuni nostri lavori precedenti, dove tutte le tracce spingevano sull'acceleratore punk rock. È come un circuito misto. Certo ci sono i rettilinei, ma anche le curve ed è proprio li dove bisogna fare più attenzione per non finire fuori pista... Non so se mi sono spiegato."

Durante la vostra intervista con la BBC il vostro album è stato definito più serio rispetto ai precedenti. Vi riconoscete in questa impostazione?
"Mah... più serio... Boh. Forse è più ragionato, ma non per questo più serio. Forse la batteria di Travis gioca su più livelli, diventa più importante e stacca in alcune canzoni con affondi morbidi. Ci sono altri ritmi e non solo rock, nell'album. Forse è per questo che il giornalista ci crede più seri. Ma l'alternarsi di alti e bassi era nelle nostre corde fin dall'inizio delle registrazioni questa primavera a San Diego."

E' vero che nel nuovo "Blink 182" ci sono alcune canzoni acustiche?
"Canzoni non direi, alcune parti di canzoni sono suonati solo con le chitarre acustiche ma sono degli episodi come dire... sporadici. Il punk rock ci è entrato nel sangue da piccoli con il latte di mamma e non sarà una chitarra acustica a farci cambiare idea."

Anche i testi sembrano uscire da una dimensione adolescenziale per andare verso qualcosa di diverso. Cosa potete dirci a riguardo?
"Si, è vero, parliamo anche della vita di tutti i giorni con i suoi lati positivi e quelli più oscuri. Ma non tirate in ballo la storia che Tom e Mark hanno dei figli e quindi saremmo maturati per questo, perché sono tutte cazzate."

A che punto siete con il disco?
"Ci siamo fermati per alcune date, ma in linea di massima tutte le canzoni sono pronte. Ora toccherà a Ryan Hewitt, il tecnico che ha curato gli aspetti digitali e di registrazione delle tracce, e a Jerry Finn, produttore e davvero amico di sempre, fare il lavoro sporco. L'ultima parte del disco l'abbiamo ultimata tra fine luglio e gli inizi di agosto al Conway Studios di Los Angeles."

Intanto un vostro pezzo, "Action", è stato inserito nella colonna sonora del nuovo videogioco "Madden NFL 2004: Making of the game", un videogioco dedicato al football americano uscito in questi giorni negli Usa...
"Non sappiamo ancora se quello sarà il singolo del prossimo album, ma è possibile. Abbiamo girato delle immagini. Mah, vedremo..."

Quando uscirà esattamente il nuovo album?
"Prima in Inghilterra e da lì in tutta Europa il 17 novembre, mentre il giorno dopo saremo in California a presentarlo negli States."

Travis, quanto ha inciso la tua partecipazione al gruppo dei Transplants nel vostro nuovo album?
"Poco o nulla. Sono due cose distinte e vorrei che lo rimanessero. Più che altro il nuovo 'Blink 182' è stato influenzato dala mia voglia di curiosare tra generi diversi per evolvere uno stile, il punk rock, fermo da troppi anni alle stesse soluzioni ritmiche. Con i Transplants abbiamo mischiato al punk elettronica e hip hop. Vedremo i risultati..."

Proprio in questo mese raggiungerai gli altri Blink sul podio di papà. Come ti senti?
"Sono molto emozionato per questo e per tutti gli altri impegni che avrò nei prossimi mesi. Certo che non potrò stare fermo un attimo. L'unica cosa che mi mancherà sarà qualcosa da fare."

Mark, quali sono le sensazioni che si traggono dall'ascolto del vostro nuovo cd?
"Il fatto è che sorprenderà una cifra di gente. Ci sono canzoni veloci e altre lente. Travis ha giocato molto con i ritmi in questo album. In alcuni brani poi abbiamo usato anche delle tastiere. E nei testi del nuovo album ci sarà spazio per temi come le relazioni di coppia, la depressione, le sfighe che ti capitano tra capo e collo e ti lasciano secco in pochi secondi... Non parleremo più solo di donne, sole e divertimenti assortiti."

Potresti descriverci qualche brano del vostro nuovo album?
"Beh posso parlarvi di Action, la canzone del videogioco. Il pezzo inizia con un giro di batteria abbastanza lento che mano a mano si velocizza quando entra la chitarra ritmica. Una scelta un po' diversa dai nostri soliti attacchi. Poi la canzone segue i ritmi sincopati della batteria, con un suono latineggiante. L'atmosfera richiama l'ambivalenza di certe situazioni, e anche le voci mia e di Tom contribuiscono a dare l'impressione di una doppia visione della realtà."

È vero che avete intenzione di collaborare con Dj Shadow?
"Si, Shadow è davvero molto bravo. Gli abbiamo chiesto di remixare le B side del nostro nuovo album. Le B side remixate da lui le faremo uscire come singoli in Inghilterra e in vinile negli States".

Lo scorso agosto avete fatto due concerti in medio oriente per le truppe americane, che cosa vi ha spinto a farlo?
"Non siamo davvero coinvolti nel lato politico della questione mediorientale, non vogliamo metterci a dire agli altri se sia giusto o meno essere entrati in guerra. Siamo andati là semplicemente perché ci sembrava giusto. In fondo questi ragazzi mettono in pericolo le loro vite e volevamo farli divertire suonando per loro".

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